Bagno di folla per la prima uscita pubblica di Ilaria Abagnale nelle vesti di candidato a sindaco. L’occasione è stata fornita dall’inaugurazione del proprio comitato elettorale, che sarà anche quartier generale della coalizione a suo sostegno composta da quattro liste civiche: Federazione abatese e Progetto abatese, già presenti nelle precedenti tornate elettorali; Ilaria Abagnale Sindaco e Noi con Ilaria Sindaco di nuova formazione.
Il primo intervento pubblico da un palco della neo candidata parte con una dichiarazione d’amore verso il proprio paese: «Sant’Antonio Abate è la mia casa, il paese che amo, la terra da cui prendono vita le mie radici, le mie come le vostre. Da cui prendono vita le nostre speranze e la nostra voglia di cambiamento. Questo è il posto in cui ho mosso i miei primi passi, in cui hanno mosso i primi passi i miei figli ed è il paese in cui ho scelto fermamente di restare e di lottare per un suo futuro migliore».
Dopo i ringraziamenti di rito ai tantissimi presenti accorsi per assistere all’inaugurazione del suo comitato elettorale, Ilaria Abagnale parla di «un cammino già delineato da qualche mese, lavorando costantemente in sordina tutti insieme sulle linee progettuali e programmatiche che saranno annunciate passo dopo passo nel corso della campagna elettorale».
Proprio sul programma elettorale Ilaria Abagnale ha tenuto a precisare in maniera decisa che «non sarà un programma dei sogni, ma un documento frutto di un’analisi concreta delle problematiche e delle controversie che attanagliano Sant’Antonio Abate. Un programma che pone al centro il cittadino e le sue necessità, non dimenticando nessuno: dal lavoro alle politiche sociali per le fasce più deboli, dall’urbanistica alla viabilità, dagli artigiani ai commercianti e agli imprenditori, dalle politiche giovanili alla famiglia, con un occhio di riguardo ai bambini che saranno il futuro del nostro paese e la necessità di creare luoghi di incontro per i nostri giovani».
Infine, un cenno anche alla campagna elettorale ormai di fatto iniziata ed ai toni che potrebbero contraddistinguerla: «La nostra non sarà una guerra – sostiene Ilaria Abagnale – non abbiamo voglia e non abbiamo tempo per farlo. È fondamentale per me riuscire insieme a veicolare lo stesso messaggio. Con preparazione e determinazione. Dobbiamo farlo per i giovani che in questo momento mostrano interesse ed attenzione al nostro operato. Che ci osservano e che talvolta ci emulano».
«Piuttosto – conclude Ilaria Abagnale – dobbiamo concentrare tutta la nostra forza, ecco la nostra forza gentile, nel voltare pagina, decisi ad aprire una nuova stagione di cambiamento che sia nettamente diversa da quelle precedenti. I problemi di Sant’Antonio Abate sono sotto gli occhi di tutti. Vanno affrontati e risolti attraverso le giuste decisioni e la buona politica. Sappiamo cosa fare! Lo sapevamo già ieri. Ora, dopo questa calorosa testimonianza di affetto e sostegno ricevuta, ne avremo con maggiore energia doppiamente coscienza».
(fonte: Metropolis)