Ilaria Abagnale ufficializza la sua candidatura a sindaco

Comunali, adesso è ufficiale. Sarà Ilaria Abagnale a guida­re la
coalizione che contenderà alla maggioranza uscente la poltrona di primo cittadino che per dieci anni è stata di Antonio Varone. Questa mat­tina alle 12, in via Roma, ci sarà l’apertura ufficiale della candidata a sindaco, che sarà sostenuta da quattro civiche.

Allora, Ilaria Abagnale: finalmente la tanto atte­sa ufficialità. Quali sono le motivazioni principali che l’hanno spinta verso la candidatura a sindaco?
«Sono state soprattutto le esperienze vissute e condivi­se attraverso l’associazione #vivi80057 a condurmi verso una percezione diversa, mol­to più sentita, del mio paese, e a far maturare in me un profon­do dovere di dedicare ad esso maggiore tempo ed impegno per il suo riscatto. Condividere con i miei concittadini, soprat­tutto i giovani, diversi momen­ti di grande partecipazione e di ritrovato legame con la nostra comunità e avvertire, in quei giorni, nei loro sguardi, nelle loro parole un fortissimo desiderio di poter vivere in maniera diversa la propria co­munità di appartenenza, di ve­derla più vivace di fronte all’i­nerzia che da troppo tempo la contraddistingue, mi ha spinto a valutare seriamente que­sta possibilità e ad accettare questa grande sfida».

Senza trascurare la gran­de forza elettorale che, a quanto pare, si è aggre­gata intorno al suo nome. Giusto?
«Sicuramente importante è stata anche la convergenza crescente che è venuta a cre­arsi sulla mia figura. Una con­divisione tale che ha consenti­to, in pochi mesi, di formare un ampio schieramento a mio sostegno. Siamo riusciti a dar vita ad una grossa coalizione, formata da quattro liste civi­che, che mira decisa al ruolo di futuri amministratori del nostro comune. Una squadra composta da giovani e meno giovani, con un mix adeguato di novità ed esperienza, con cui si è pronti ad affrontare ogni sfida per il nostro paese».

Questa candidatura rap­presenterà la sua prima esperienza politica diret­ta. Su quali basi fonderà l’approccio a questa nuova sfida?
«Presupposto essenziale di un politico credo sia quello di sapersi calare tra la gente, di ascoltarne le esigenze, cercan­do, ogni volta che è possibile, di fornire la dovuta conside­razione. Da questo punto di vista, sulla base dell’impegno sociale da anni garantito dalle mie famiglie sul territorio e del mio impegno lavorativo, svolto sopratutto tra i giova­ni, mi sento di poter assicura­re ampiamente che un buon bagaglio di esperienza non manca di certo. Altri requisiti che ritengo importanti per un buon politico e ammini­stratore sono la possibilità di dedicare il giusto tempo al ruolo e quella di dedicarsi ad esso con la maggiore deter­minazione possibile: aspetti prioritari nella mia scelta. Ag­giungo infine la dedizione al lavoro: sin da giovanissima ho lavorato e costruito con sacri­ficio la mia autonomia; condi­zione che, pur potendone fare a meno, ho voluto preservare anche dopo il matrimonio e le maternità. Su queste basi non ho timore di affrontare alcuna sfida».

Eppure c’è chi, pur man­cando l’ufficialità, ma in un clima già elettorale, ha già puntato il dito sul suo nome, cercando di eviden­ziare soprattutto l’assenza di esperienza. Come repli­ca a riguardo?
«Sono consapevole che il mio nome circola già da un bel po’; sono poi altrettanto cosciente che la campagna elettorale, seppur in forma non ufficiale, sia già in cor­so da settimane. Tra gli slogan principali da me intercetta­ti sul fronte opposto quello secondo cui “organizzare bene gli eventi e promuoversi nel sociale non ci rende poi bra­vi e capaci a fare il sindaco”. Considerazione legittima, ma sempre ipotetica. Mettendola su questo piano potrei dire che nemmeno chi è un buon medico o chi ha alle spalle più mandati di consigliere ti garantisce in modo certo che sarà poi un buon sindaco o un amministratore bravo. C’è un inizio per tutto!
Quindi, le supposizioni sono una cosa, mentre la realtà è ben altro. E la realtà dice che nessuno nasce buon sindaco o amministratore bravo. Ma che tutti, in qualsiasi ruolo, con il giusto tempo dedicato e con l’adeguata determinazione possiamo raggiungere qualsi­asi traguardo. Tanto personale quanto collettivo».

Tutto pronto, dunque, in vista del voto di maggio?
«La “scaletta” della nostra campagna elettorale è già pre­disposta. Così come è in gran parte già definito il nostro programma elettorale, frutto di uno studio approfondito delle principali criticità che riguardano il nostro paese, oltre che di diverse proposte innovative. Ogni suo con­tenuto sarà reso pubblico e posto all’attenzione dei nostri concittadini attraverso diver­si mezzi di comunicazione e con una tempistica adeguata ad una valutazione quanto più agevole e accurata possi­bile. Siamo pronti, insomma, ad affrontare questa grande sfida in ogni suo aspetto. Sfida non solo elettorale ma, con il consenso degli abatesi, anche amministrativa»

(Fonte: Metropolis Quotidiano)

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